Synth Cafè intervista: Sadi Oortmood

SADI OORTMOOD / Samantha Bertoldi SADI OORTMOOD, musicista sound-artist che condivide il suo lavoro dal 2007. Nasce come percussionista e in seguito diviene polistrumentista. Nel periodo tra il 2007 e il 2012 collabora come turnista con svariate etichette discografiche italiane e europee, spaziando dal pop, rock e jazz sino ad arrivare alla musica elettronica sperimentale. Attualmente la sua carriera è incentrata nella musica elettronica sperimentale/ambientale e glitch per installazioni d’arte contemporanea e la danza contemporanea. La sua ispirazione è la natura e crea i suoi disegni artistici e concettuali, sia contemporanei che astratti, invitandoli ad immergersi in un mondo di sogni surreali, sperimentando l’errore tecnologico, le texture del suono ambientale e l’interpolazione di ritmi interrotti. Ricercatrice della percezione sonora del sistema cognitivo-emotivo e dell’ecosistema del condizionamento. Attivamente impegnata nella composizione di colonne sonore per performance e produzioni di danza contemporanea, teatro contemporaneo e installazioni artistiche in musei e gallerie d’arte.
S.C: Ciao Samantha, grazie per la tua disponibilità! Chi è Samantha? Quando hai scoperto la tua passione per la musica?
S.O.: La mia passione per la musica l’ho scoperta con mio padre, un uomo che ha vissuto vicino al mondo dell’arte, la danza e soprattutto la musica. Mi ricordo che amavo riciclare oggetti per costruirmi degli strumenti. Ricordo anche che a 5 anni mi piaceva moltissimo suonare il mio puff verde petrolio come un tamburo, nel terrazzo di casa. Mia madre un giorno mi chiese perché suonassi proprio lì ed io risposi: “perché ho tanto pubblico”…5 o 6 passanti nel ricambio di ogni 15 minuti.
Ovviamente da lì ce ne stono state tante di storie buffe da raccontare sino ad arrivare ad oggi, ma ad ogni modo la musica ha sempre fatto parte di me. Certe volte mi sembra di pensare in linguaggio musicale!
S.C.: Hai trovato delle difficoltà durante il tuo percorso di crescita musicale? Insomma, te lo chiedo esplicitamente: quanto è facile incontrare pregiudizi, sessismo, nell’essere una musicista donna? Nel 2018 se ne sentono ancora di tutti i colori.
S.O.: Si, ho subito e subisco anch’io purtroppo del sessismo musicale. Dal puff verde petrolio, all’età di 16 anni mi sono comprata le mie prime congas e quando mi resi conto di essere capace anzi capacissima di suonare con delle band ed esibirmi in pubblico, ho notato che erano in tanti gli “amici” musicisti della zona che chiamavano il mio collega “maschio”. Non è stato facile. Oggi mi difendo con l’originalità, cerco di costruirmi da sola e di selezionare con cura i posti o le situazioni dove perforare o con cui collaborare. Vado più lentamente ma non mollo. “Chi la dura la vince”…no?
S.C.: Quali sono i tuoi strumenti preferiti? Parlaci un po’ del tuo studio.
S.O: I miei strumenti preferiti sono tantissimi: quasi tutti! Per me è una libertà, un gioco sperimentarmi con ciascuno di essi. In primis tutto quello che è percussione dalla tipologia etnica. Nel mio studio oltre ad avere congas, rullante, piatti, possiedo anche un Udu: lo amo! Parliamo poi di percussioni elettroniche tipo la Roland Handsonic 10, strepitosa per gli arrangiamenti e i live. Poi, proseguendo per categoria sentimentale, amo perdutamente la mia “pochette” da 70hp di Moduli Eurorak. Lavoro per ridurre a questo formato il mio set di modellini ma amo la praticità dello spostamento e soprattutto suonare sempre nell'”altrove”. Ad ogni modo, i “cavetti” e i “volumini” sono la mia passione, proprio da quando ero piccola e nerd, tutti colorati e pronti per fare esplodere la fantasia nei momenti creativi.
Un altro strumento è il mio Coeli, uno strumento matto forte, creato da me: bello da morire e custodito grintosamente in una valigia per fucili “Natural Born Killer” per intendersi finito da circa 2 anni, lavoro realizzato e disegnato da me. Si tratta di un monocorde, probabilmente niente di che ma ho amato il processo per la realizzazione: una catena di montaggio che ha visto coinvolti molti dei miei amici. Per lui, sto studiando nuove soluzioni con Arduino (..ma questo è un’altro capitolo).
Ci sono anche la mia Fender Stratocaster de ‘78, regalo intoccabile di mio padre e synth che vanno e vengono come un porto di mare, anche se sono ancora alla ricerca del mio sintetizzatore preferito.
Possiedo una MPC Live: si presenta da sè! Questi sono i miei strumenti preferiti, anche se ho “due armadi colmi di cose interessanti”, disse Cappuccetto Rosso prima di essere mangiata dal lupo!
S.C.: Nel forum vedo spesso che compri, scambi, vendi strumenti. Come mai? Sei una musicista che cambia setup in considerazione in base alle esigenze o sei sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo?
S.O.: Allora, Synth Cafè mi ha cambiato la vita! Devo ammetterlo! Me l’hanno suggerito dei ragazzi, ai quali avevo appena venduto una Nord Drum1 nuova di pacca! “Un gruppo esagerato! Ti ci divertirai!”, mi dissero al telefono.
Parola detta e cosa accaduta. Ho imparato tantissime cose, ho conosciuto amici che stimo tantissimo e ho, nota dolente, comprato e venduto tantissimo.
Mi descrivo una musicista all’antica, man mano che delineo il mio stile musicale, cerco il mio set perfetto. Non sono una pianista, ma mi limito come arrangiatrice e quindi non mi ritrovo a collezionare synth su synth anche se sono meravigliosi! Non nego di avere almeno una trentina di percussioni diverse, credo che possiate capire la mia attrazione. Aggiungo che, quando lavoravo come turnista, capitava di doversi comprare strumenti nuovi, un pò per le nuove sonorità e un po’ per semplificarmi il set. Nei primi tempi non mi bastava una Twingo formato monoposto. Ricordo che in una data a Milano, con Saturnino, una delle cose che gli dissi di cuore mentre mi aiutava a caricare la macchina fu: “Da domani canto!”.
S.C.:Eventi in Italia: quali sono i più interessanti? Quali vorresti vedere e quali vorresti vedere realizzati?
S.O.: Eventi in Italia? Rispondo: in Italia gli Eventi? Ultimamente lavoro in teatro e se vado a dei concerti sono tutti secret concert. he dire? Magari mi piacerebbe vedermi un Alva Noto con Sakamoto.
S.C.: Pensi che i forum su Facebook siano veramente un luogo di scambio di informazioni?
S.O.: I forum su faccialibro sono interessanti, a patto che siano civili e soprattuto non diventino vetrina di soggetti realmente incompresi che cercano di mettersi in mostra. Adoro la compatibilità che crea la musica. Le amicizie diventano sempre più facili e con la cortesia e la disponibilità migliorano anche nel tempo. Nel gruppo di Synth Cafè ho sempre grandi incontri, esperienze, insegnamenti. Insomma: Synth Cafè è un libro aperto!!
Un Grazie a Samantha Bertoldi
Ha collaborato a progetti discografici e preformativi con:
Saturnino Celani, Riccardo Onori, Stefano de Donato, Z-Star (UK), Liron Meyuhas, Fabio Morgera, Dario Cecchini, Titta Nesti, Melissa Ciaramella, Michele Papadia, Sergio Caputo, Ruben Chaviano, Gaben Dabirè, Egea Jazz Music Label, Burp Enterprise – Jealous Party, Tinariwen Percussion, David Rosetzky, Marthia Carrozzo, Yumiko Yoshioka, Marco Parente, Toni Bowers.
Ha composto colonne sonore per la danza e il teatro:
  • “IN-SPACE” Compagnia SYS di e con Françoise Parlanti (Compagnia Simona Bucci – 2018)
  • “CON-FINE” Compagnia Simona Bucci – Firenze (MUNA RECORDS 2017/18)
  • “La Conquista de lo Inùtil” di Oscar Gómez Mata/Compagnia Alkaran (CH)
  •  “MEMOIRE” Compagnia Simona Bucci – Firenze (MUNA RECORDS 2016)
  •  “MATRIOSKA” Teatro Dimitri – Locarno,Svizzera
  •  Video Art, Monasch School – Australia di David Rosetzky
  • “100SCALE”, “POETRY” a cura di Ignazio Fresu (Museo Pecci – Prato)
  •  “SYLENTHESIS” di SYS Company e Compagnia Simona Bucci – Firenze (GENE RECORDINGS 2013)
  • “AMORIA” di Francesco Mangiapane (Teatro Moderno Agliana)
  •  “Kőszeg” di OperaRetablo (Bellinzona – Svizzera)
Produzioni discografiche e pubblicazioni musicali:
  • INTERRUPT (Muna Music 2018 & Sadi Musique)
  • MIRROR.WOOD (Muna Music 2017)
  • – 3 (Muna Music 2017)
  • MHA-C° (Muna Music 2017)
  • Perpetua Motion (Muna Music 2017/Compagnia Simona Bucci) “Piccolissimo Compianto all’Incompiuto” testi di Marthia Carrozzo, BESA Editrice (Firenze – 2016)
  • PLUS & MINOR (Muna Music 2016)
  • “45 inside Lottozero – Live concert (Muna Music 2016) AMORIA (GeneRecordings 2015) VIBES 432hz (SBM /GeneRecordings/Studio Macchia 2015)
  • SYLENTHESIS EP (GeneRecordings 2013)
Partecipazioni a Festival e altre iniziative performative:
  • – Festival Transart – Lana (Bolzano)
  • – Palazzo Pretorio di Prato FESTIVAL (Prato)
  • – Guardare Oltre, III Festival della Musica e degli strumenti a percussione della Fondazione Luigi Tronci & XII Festival della Musica e delle Arti dell’Associazione Culturaidee (2015)
  • – MAKER FAIRE FESTIVAL (Roma)
  • – Festival Territori Bellinzona (Svizzera)
  • – Salotto Live (Milano)
  • – “I Miti della Musica” (2009)
  • – Cd uscita nazionale n°33 ROXY BAR
  • – Festival au Desert (2010 Firenze in collaborazione organizzativa Stato del Mali)
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