Musica Automata – Leonardo Barbadoro (Koolmorf Widesen)

Musica  Automata”, il  nome  del  nuovo progetto di Leonardo Barbadoro (compositore e producer italiano conosciuto  anche sotto il nome Koolmorf  Widesen), è un album  scritto per un’orchestra costituita interamente  da robots. Questi automi fanno parte della Logos Foundation e sono veri e propri strumenti acustici in grado di ricevere specifici parametri per l’esecuzione musicale attraverso file MIDI.
Musica Automata non è una semplice composizione musicale ma una vera e propria esperienza multisensoriale, durante la quale lo spettatore può sentire e vedere da dove provengono  i  suoni, può osservare i robots, e trovare la precisa correlazione tra il movimento dello strumento ed il  suono percepito.

L’esecuzione strumentale di un automa, grazie alla sua estrema precisione, può superare su molti fronti quella di un musicista tradizionale, e dunque introdurre nuove possibilità espressive mai sperimentate fino ad ora. Accanto all’accurato controllo digitale, però, convivono la reale performance ed il suono acustico autentico degli strumenti che suonano in uno spazio reale.

Gli automi musicali sorpassano spesso le possibilità esecutive umane, ma la  musicalità dell’opera e il suo impatto emotivo si mantengono vive grazie alla versatilità dei robots, i quali non si limitano a una mera riproduzione artificiale: si tratta infatti di un’esecuzione che è comunque frutto di una mente umana, scevra però dal contatto umano diretto con lo strumento.  Questo fa sì che l’idea musicale concepita, una volta  elaborata e tradotta in linguaggio MIDI, sia eseguita dai robots senza perdere in alcun modo il suo valore artistico.

Il progetto verrà finanziato sul sito Kickstarter dal 21 Maggio al 8 Luglio, dove sarà possibile acquistare l’album in vinile, CD e digital download. Sarà anche disponibile il biglietto per un concerto esclusivo con l’orchestra di robots.

sax

S.C: Ciao Leonardo, innanzi tutto ti ringrazio per avermi contattato per parlarmi del tuo progetto “Musica Automata”. Sembra davvero un progetto ambizioso e molto molto interessante. Vuoi parlarcene un attimo?

Ciao Luca. Certo, Musica Automata è il nome del mio nuovo album che conterrà musica per un’orchestra di robots controllati tramite un computer portatile. Questi robots sono oltre 50 strumenti acustici (pianoforte, organi, strumenti a fiato, percussioni etc) e fanno parte della Logos Foundation a Gent. Questi automi ricevono messaggi digitali MIDI che contengono precise informazioni per l’esecuzione musicale e per il loro movimento.
Ho già realizzato nel 2015 una composizione di 11 minuti con questi robots documentata anche in un video e adesso ho lanciato una campagna crowdfunding su Kickstarter per realizzare un intero album e concerto con questi robots.
Link al progetto: https://kck.st/2wWMQgQ

S.C.: In passato abbiamo avuto esempi come Pat Metheny con il suo orchestrion project. Il tuo progetto è ancora più grande! Da chi o a che cosa ti sei ispirato? In fondo l’interazione tra musica, macchina e uomo la ritroviamo sin dai tempi di Russolo con i suoi intonarumori.

Tutto è iniziato diversi anni fa: nel 2011 a Chicago, ebbi occasione di sperimentare alcune idee con un DIsklavier (un pianoforte acustico prodotto dalla Yamaha controllabile via MIDI), lo stesso anno ero a suonare a Gent e il promoter della serata da cui ero ospite mi parlò di questa fondazione chiamata Logos, dove costruivano automi musicali. Trovai subito estremamente affascinante l’abbinamento del preciso controllo digitale al suono acustico degli strumenti che suonano in uno spazio reale. Per anni mi sono studiato il loro sito e ho seguito il loro lavoro fino a che, nel 2014, mi sono finalmente deciso mi decisi a contattarli per una residenza artistica. Da quel anno sono stato ormai alla fondazione ormai una decina di volte, per capire prima il funzionamento di questi robots e poi finalmente iniziare a scriverci musica.
Ho iniziato anche io stesso a costruire un robot insieme ad un amico, ma non è ancora del tutto funzionante. Si tratta di un Santur (un bellissimo strumento persiano) controllabile via MIDI. Ho anche vari solenoidi e battenti che utilizzo già su alcuni strumenti a percussione.

troms

S.C.: Quali sono state le difficoltà più grandi nel realizzare questo progetto? Immagino che la realizzazione non sia stata una passeggiata. Chi ti ha “accompagnato” durante il percorso di realizzazione?

Bè, dato che non potevo passare settimane o mesi interi a Gent, sono stato costretto a lavorare anche a distanza. La principale difficoltà è stata quindi non potere avere sempre un feedback in tempo reale dagli strumenti mentre scrivevo.
Immaginarsi come possa suonare una melodia di piano può essere anche abbastanza semplice, ma non è certo altrettanto semplice immaginare come suoneranno ad esempio 48 cowbells intonate singolarmente ognuna su note diverse (tra l’altro pure con timbri inarmonici!).
Ed ancora più difficoltoso, se non quasi impossible è stato scrivere a distanza parametri midi CC sugli inviluppi e filtri sul aria degli strumenti a fiato senza avere nessun feedback diretto dagli strumenti.
Quindi il primo passo per poter lavorare anche a distanza è stato registrare 3-4 ore di librerie di campioni, successivamente tagliare i singoli campioni uno ad uno e poi mapparli al interno di vari campionatori su Kontakt nel esatto range velocity ed estensione di ogni strumento.. Insomma un lavoro di mesi, ma almeno in questo modo potevo avere una vaga idea di quello che stavo scrivendo, ed ogni volta che mi recavo a Gent modificavo oppurtunamente lo spartito MIDI.

piano 2

S.C.: Vien da chiederti se utilizzerai ancora i sintetizzatori nei tuoi prossimi lavori;)

Sicuramente! sono interessato a fare musica con qualsiasi tipo di strumentazione: elettronica, meccanica ed acustica
Sto facendo anche una versione elettronica di uno dei brani di Musica Automata per sperimentare come un pezzo scritto per i robots possa avere un nuovo arrangiamento in versione elettronica.
Inoltre questo autunno dovrebbe uscire un mio nuovo EP per un’etichetta inglese ed inizio anno prossimo un altro per un’etichetta tedesca.

S.C.: Dandoti una mano con questo progetto, cosa riceve la persona che dà il suo contributo?

Dal semplice download digitale in wav, flac o mp3 al CD, vinile serigrafato a mano, maglietta, biglietto per un concerto esclusivo con i robots a Gent fino a i pacchetti limiitati con i primi 50 vinili rossi, un CD con brani esclusivi tratti dalle registrazioni con i robots e la rivisitazione in chiave elettronica di uno di questi.
Ricordo anche su Kickstarter vige la regola “all or nothing”:  i finanziamenti verranno erogati al progetto se e solo se questo riesce a raggiungere la cifra stabilita, altrimenti i soldi tornano direttamente ai backers. Quindi se mi volete aiutare in questa impresa prima lo fate meglio è 🙂 e se poi il progetto non dovesse andare in porto perchè non raggiungerò la cifra stabilita non viene addebitato niente sulla carta.

Koolmorf Widesen Playing live
S.C.: Nell’immaginario collettivo i robot hanno un aspetto umanoide, ma in questo caso son ben diversi. Sapresti brevemente spiegarci il loro funzionamento?

Le sembianze umanoidi non servono a niente in questo caso, non avrebbero nessun utilità per la performance, ma solamente a stupire lo spettatore. Gli automi della Logos foundation, sono volutamente “nudi”, per poter mostrare allo spettatore il loro funzionamento. Quest’ultimo è piuttosto complesso e dipende ovviamente dalla tipologia di strumento. I più semplici sono gli strumenti a percussione in cui un solenoide colpisce una pelle di un rullante, un piatto, un tasto ecc. Qui l’unico parametro è l’intensità controllata dalla velocity (tramite pulse width modulation) e il punto in cui questo colpisce la superficie. Più complessi invece sono gli strumenti come gli organi che necessitano di un compressore ad aria e, ancora di più, i fiati in cui il musicista solitamente intona la nota non solo con le chiavi ma anche con il diverso getto d’aria nel bocchino. Ci sono poi anche molti strumenti non tradizionali, da molle giganti di 5, 6 metri, a lastre di metallo in movimento con aria compressa, sirene, motori di lavatrici, eliche ecc.

S.C.: Prossimi sviluppi di Musica Automata?

winds

Ho scritto e sto scrivendo molta musica per robots. Se il progetto verrà finanziato potrò  tornare a Gent per registrarla e pubblicarla. La fondazione è inoltre in serie difficoltà economiche a causa di un taglio dei sussidi governativi. Sicuramente questo crowdfunding potrebbe essere un aiuto anche in questo senso per loro.
Spero inoltre di poter portare il progetto dal vivo in alcuni concerti in Europa, magari anche in una versione un po’ più ristretta.

(Un grazie a Leonardo Barbadoro)

 

 

https://koolmorfwidesen.bandcamp.com/
https://soundcloud.com/koolmorf
https://www.facebook.com/koolmorf/
https://www.instagram.com/koolmorfwidesen/